È notizia di questi giorni, rimbalzata agli onori della cronaca, che in alcune strutture sanitarie pubbliche sarebbero state effettuate vaccinazioni anti-Covid a parenti, amici, conoscenti di personale sanitario (dunque NON categorie a rischio come da programma della campagna di vaccinazione divulgata dalle autorità preposte) ovvero dosi di vaccino addirittura e incredibilmente buttate perché non ulteriormente conservabili una volta sottratte alla catena del freddo.𝗧𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗶𝗼̀ 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶𝗻𝗮𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗳𝗼𝗿𝘇𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘇𝗶𝗮, 𝗱𝗮 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝘂𝗻 𝗮𝗻𝗻𝗼, 𝘀𝗶 𝗺𝗶𝘀𝘂𝗿𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝗲𝗺𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗺𝗮𝗶 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗮𝗿𝗺𝗶𝗮𝗿𝘀𝗶, 𝘀𝗽𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗮𝗰𝗾𝘂𝗶𝘀𝘁𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝗻𝗱𝗼 “𝘀𝘂𝗹 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼”, 𝗶𝗻 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗲 𝗱𝗶 𝗳𝗼𝗿𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼, 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗺𝗮𝗶 𝗲𝗰𝗰𝗲𝗽𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝗴𝗶𝗼.Eppure, sempre come da piano vaccinale, le lavoratrici ed i lavoratori del Comparto Sicurezza potranno fruire della vaccinazione non prima della tarda primavera se non addirittura in estate.Il prezzo pagato dagli operatori della sicurezza, anche in questa emergenza, è stato ed è altissimo: sono migliaia i poliziotti, i carabinieri ed i finanzieri che si sono contagiati durante l’espletamento del servizio e numerosissimi i casi di decesso conseguenti.𝗡𝗼𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗜𝗕𝗔𝗦 – 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗕𝗮𝘀𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘁𝗼 𝗦𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗙𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮̀ 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗽𝗼𝘀𝘁𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘀𝗶𝘁𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘃𝗲𝗻𝗴𝗮 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗿𝗶𝗴𝗼𝗿𝗲 𝗲 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮!𝗖𝗵𝗶𝗲𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗦𝗔𝗟𝗨𝗧𝗘 𝗘 𝗦𝗜𝗖𝗨𝗥𝗘𝗭𝗭𝗔 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗲𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗮𝗶 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼, 𝗶𝗻 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗮𝗺𝗯𝗶𝘁𝗼 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼!!!
Roma, 13 gennaio 2021

Di Sibas